lunedì 28 novembre 2011

CHI SI RIVOLGE ALLO PSICOLOGO

Chi si rivolge allo psicologo?
Questa domanda, apparentemente banale, è spesso presente nella mente di molte persone che si trovano in momenti della vita particolari, o hanno contatti con familiari, amici conoscenti che destano motivi di riflessione. Sarebbe dunque opportuno chiarire alcuni punti, giusto per non cadere in equivoci inutili e dannosi. Dunque:

  • Non è richiesta la presenza di follia per richiedere la consulenza di uno psicologo. Di solito i folli faticano ad essere coscienti di avere un problema. Essere consapevoli di averne è dunque un buon indicatore di non essere folli
  • Accettare la presenza di un disturbo significa compiere il primo passo verso la soluzione (totale o parziale) dello stesso. Ostinarsi di farcela da soli è spesso il riflesso di un'illusione destinata a fallire
  • Andare dallo psicologo significa farsi aiutare, non farsi fare il lavaggio del cervello. Sei sempre tu che decidi, che fai, che pensi. Lo psicologo ti può aiutare con tecniche, tempo e riflessione ad avere maggiori strumenti per affrontare i tuoi problemi
  • La psicoterapia è uno strumento che si dimostra altamente indicato per l'intervento su problemi che afferiscono ai disturbi d'ansia (panico, fobie, disturbo ossessivo compulsivo, ansia generalizzata, ecc.), ai disturbi dell'umore (soprattutto nella gestione dei disturbi depressivi reattivi a contingenze) ed ai disturbi di personalità, caratterizzati dalla presenza di una modalità rigida e persistente di relazione maladattiva con sé, gli altri e la realtà che determina una scadente qualità della vita

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